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assaggiare il vuoto

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Assaggiare il vuoto







Accade che un giorno spalanchi la finestra e senza
consultare l'orizzonte, senza neanche crederti
colomba, che almeno avrebbe il pregio di uno spunto
poetico, decidi di assaggiare il vuoto, di sperimentare
le dirette conseguenze delle leggi gravitazionali.


E io che cosa avrei dovuto più inventare, non basta
saper sorridere, ascoltare non è una condizione sufficiente.
Ci sono congiunture e adesso la cosa mi appare nella sua evidenza.


Spalancare la finestra e dire sì al vuoto, alla sua bocca aperta,
alla fame di te che manifesta. Erano già in riserva le lacrime
e il muro bianco d'ospedale esaurita ogni possibilità.


La bellezza non è un lasciapassare. Volevi essere accolta
hai scelto il vuoto di un cortile, lo spazio
bianco di un lenzuolo.






 Monica Martinelli - 19/06/2011 01:40:00 [ leggi altri commenti di Monica Martinelli » ]

E’ una poesia di una bellezza dolorosissima e implacabile, "..dire sì al vuoto..". E’ un testo molto struggente; quel salto che inchioda...
un saluto
monica

 Domenico Morana - 05/06/2011 18:25:00 [ leggi altri commenti di Domenico Morana » ]

Paolo Polvani o della stupenda misura del vuoto.
Grazia inconfondibile.
Ciao gran poeta.

 Ilaria - 03/06/2011 11:06:00 [ leggi altri commenti di Ilaria » ]

Dolore gravido di una bellezza assoluta.

 Maria Musik - 03/06/2011 00:28:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

"La bellezza non è un lasciapassare"... già: è vero!
Poesia perfetta nella forma e nel contenuto!

 giuliano - 02/06/2011 15:45:00 [ leggi altri commenti di giuliano » ]

Davvero molto bella!!

 Nando - 02/06/2011 14:24:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Seppur nel dramma che evoca, l’ho trovata di una bellezza struggente.

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